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Il settore agroalimentare riceverà 1,8 miliardi per la digitalizzazione e la ricerca scientifica

Il settore agroalimentare

Impulsa Innovación / Redazione

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Il ministero dell'Industria, del Commercio e del Turismo ha dato il via libera alla norma che disciplinerà il primo pacchetto di aiuti al settore agroalimentare nell'ambito del piano di ripresa, trasformazione e resilienza (PERTE Agroalimentare). In particolare, il 1º agosto la Gazzetta ufficiale dello Stato (BOE) ha pubblicato l'ordine delle basi che regolerà il pacchetto di misure di sostegno specifico ad azioni di rafforzamento industriale della catena agroalimentare, dotato di 500 milioni di euro per il periodo 2022-2023.

Nell'ambito dell'impulso alla modernizzazione del settore e dell'attuazione dei fondi New Generation dell'Unione europea, il governo ha approvato il Progetto strategico per la ripresa e la trasformazione economica (PERTE) del settore agroalimentare, sostenere la crescita economica sostenibile e la digitalizzazione di quest'ultima e promuovere la coesione territoriale.

Dotato di un bilancio totale di 1,8 miliardi di euro, il PERTE agroalimentare si basa su tre assi prioritari che riguardano azioni di trasformazione sulla catena del valore industriale, misure a sostegno della digitalizzazione del settore agroalimentare e della ricerca scientifica.

Queste linee sono accompagnate da misure complementari o facilitatrici che agiranno in modo integrato per aumentare l'impatto delle azioni e quindi promuovere la trasformazione verso un sistema agroalimentare più sostenibile e digitale.

Insieme al piano strategico della politica agricola comune (PAC), al piano di ripresa, trasformazione e resilienza e al Fondo europeo per la pesca e l'acquacoltura (FEMPA)il settore agroalimentare disporrà di un'iniezione finanziaria di circa 55 miliardi di euro entro il 2027.

Il piano strategico spagnolo ha come obiettivi principali il miglioramento della redditività delle aziende agricole e zootecniche; favorire il necessario ricambio generazionale e l'integrazione delle donne; promuovere una produzione alimentare più sostenibile, che consumi meno risorse naturali e preservi la biodiversità; promuovere l'innovazione e la digitalizzazione dell'attività agricola.

Industria pubblica le basi che regneranno gli aiuti del PERTE del settore Agroalimentare

Le basi normative che stabiliscono i requisiti per la concessione degli aiuti con un budget di 500 M€ per il periodo 2022-2023

Possono beneficiarne membri del gruppo le società commerciali private, le società cooperative e le società agricole di trasformazione (SAT) aventi personalità giuridica propria, legalmente costituite in Spagna e debitamente iscritte nel registro corrispondente, indipendentemente dalla forma giuridica e dalle dimensioni.

Gli enti interessati a presentare una domanda devono essere costituiti come un gruppo di imprese, composto da almeno 6 imprese, almeno una di grandi dimensioni e composto da almeno quattro PMI. In alternativa, si applicano anche le associazioni costituite esclusivamente da PMI, purché due di esse siano medie imprese. Infine, esse dovranno essere situate in un ambito geografico comprendente almeno due comunità autonome

Gli aiuti, che saranno formalizzati come sovvenzioni, prestiti o una combinazione di entrambi, saranno destinati a progetti trainanti e il bilancio ammissibile minimo sarà di 15 milioni di euro per ciascuno dei progetti.

Gli aiuti sono concessi in regime di concorrenza e occorre dimostrare che i progetti non arrecano un danno significativo all'ambiente. L'impatto del PERTE Agroalimentare

Il PERTE Agro, che dovrebbe avere un impatto sul l'economia di 3 miliardi di euro e una creazione netta di 16.000 posti di lavoro, è dotato di una linea di aiuti di 1,1 miliardi di euro ed è strutturato su tre assi, per i quali saranno stabiliti tre bandi.

Il primo, che corrisponde alla norma approvata oggi, è un pacchetto di sostegno specifico per il settore (dotato di 500 milioni e attuato dal Ministero dell'Industria, del Commercio e del Turismo). Il secondo è un pacchetto di misure concrete per sostenere il processo di adattamento digitale dell'intera catena del valore (con una dotazione di 454,35 milioni di euro e di competenza del ministero dell'Agricoltura). Il terzo è un insieme di azioni specifiche di sostegno all'innovazione e alla ricerca, la cui dotazione è di 148,56 milioni di euro e che spetta anche al ministero dell'Agricoltura attuarla.

In febbraio il Consiglio dei ministri ha approvato il PERTE del settore agroalimentare i cui obiettivi sono il rafforzamento della competitività e la sostenibilità del settore di fronte alle sfide che si profilano, come il cambiamento climatico, la conservazione dell'ambiente, del suolo, dell'acqua, dell'aria e della biodiversità, e di cui fanno parte, le questioni relative alla tracciabilità e alla sicurezza alimentare in un paese che già vanta i più alti standard di sicurezza del mondo.

Traduzione di Francesca Usai

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