Giustizia 5.0: digitale, inclusiva e sostenibile

Il ministro della giustizia, Pilar Llop, e i partecipanti alla conferenza

Impulsa Innovación / Redazione

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Il ministro della Giustizia, Pilar Llop, ha inaugurato la conferenza “Verso una giustizia digitale, inclusiva e sostenibile”, che si svolgerà questa settimana a Casa América (Madrid), e che hanno tra i suoi obiettivi quello di promuovere lo scambio di esperienze e la collaborazione tra i partecipanti, provenienti da Brasile, Bolivia e Giamaica.

Nel suo discorso, Llop ha sottolineato che il Ministero che guida sta lavorando per “una Giustizia 5.0, più trasparente, più accessibile e disponibile 24/7, evitando gli spostamenti faccia a faccia alle sedi giudiziarie”, e ha sottolineato l'“innegabile importanza” della trasformazione digitale, poiché la intende come “un progetto di paese con molteplici potenzialità, che ci porta a fornire un servizio più agile, più umano e che favorisce la transizione ecologica.

Il capo della giustizia ha valorizzato questo lavoro di trasformazione che affronta il suo portafoglio e ha indicato l'importanza di gettare le basi per i diritti digitali dei cittadini, sia a livello europeo che in America Latina, “come abbiamo già fatto in Spagna con la nostra Carta dei diritti digitali”.

Fondi di recupero, trasformazione e resilienza

Per affrontare queste sfide, Llop ha fatto riferimento ai 410 milioni provenienti dai Fondi di Recupero, Trasformazione e Resilienza con i quali il Ministero ha fatto progressi nell'immediazione, nell'interoperabilità e nella presenza digitale, con progetti come Cl@ve Justicia o il Virtual Desktop di Interazione Digitale (EVID), “che permettono di sviluppare azioni procedurali in modo telematico, ma con un

Grazie a questa spinta nella digitalizzazione, il servizio di appuntamento ha beneficiato più di 380.000 utenti, da gennaio 2020 ad agosto 2022; e si sono tenuti più di 600.000 processi, dal 2020 al 1° luglio di quest'anno.

Intelligenza artificiale e giustizia orientata ai dati

Il ministro ha anche fatto riferimento all'uso dell'intelligenza artificiale nell'amministrazione della giustizia, in cui è stata implementata progressivamente la testualizzazione automatica delle registrazioni, con più di 548.000 registrazioni testuizzate, da maggio 2020 ad agosto 2022.

Per quanto riguarda i dati, Llop ha spiegato lo sviluppo del progetto Giustizia orientata ai dati promosso dal suo ministero con “la volontà di creare una giustizia intelligente, trasparente, efficace e innovativa”. Secondo il ministro, “oltre a implementare soluzioni tecnologiche, abbiamo promosso un chiaro quadro programmatico, il Manifesto dei Dati, concordato con le nostre comunità autonome (CCAA), che stabilisce le linee guida del loro sfruttamento e trattamento”.

In questo senso, Llop ha fatto riferimento all'importanza del consenso e della co-governance, nel dialogo con le CCAA, con gli agenti sociali e con altre istituzioni come il Consiglio Generale della Magistratura e la Procura Generale dello Stato.

Il capo della giustizia ha concluso il suo discorso all'apertura di queste conferenze, organizzate dalla Banca Interamericana di Sviluppo, alludendo alle sfide che la Spagna deve affrontare, come l'accesso delle donne, in particolare quelle che si trovano in una situazione di particolare vulnerabilità, al servizio pubblico di giustizia.

Traduzione di Francesca Usai

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